Tutta colpa del vento (e di un cowboy dagli occhi verdi) dicembre 2013 - EmmaBooks La storia
Sì, ci si sono messi in due, il vento e un
cowboy, a combinare questo pasticcio.
Proprio un cowboy-cowboy, con tanto di
cappello e cavallo di ordinanza, uno
scassato pick-up rosso e un paio di occhi
verdi come due laghi di montagna. Margherita
(Maggie) lo incontra appena scende
dall'aereo che l'ha portata negli States.
Più che incontrarlo, per la verità, si
scontra con lui, e nella involontaria
colluttazione che segue gli fa pure un
occhio nero. Colpa del cowboy, certo, ma
anche del vento fortissimo che per lei è
molto peggio di una maledizione.
La trentatreenne Maggie Donati scrive
romance, è italiana e ha un piano. Un
piano scellerato, se per questo. Infatti,
nonostante lei sostenga di aver volato per
quasi diecimila miglia per passare il Natale
con sorella e nipotina, la vera (e
segretissima) ragione del suo viaggio nel
Wyoming è un'altra, e non di poco peso:
vuole un figlio e qualcuno con cui farlo.
Perché non un cowboy dagli occhi verdi,
allora? Sotto mille luci colorate di un
Natale freddissimo, battuto da un vento
incessante e imbiancato da neve e ghiaccio,
riuscirà Maggie a portare a compimento la
sua missione senza cadere nella trappola
dell'amore? O forse vi rinuncerà e tornerà a
casa, a Milano, a piangere sulla spalla dei
suoi cari amici Nick e Nora Corsi? Già,
proprio loro, gli eroi di Bang Bang,
Tutta Colpa di Un Gatto Rosso che, nel
frattempo, hanno messo su casa e famiglia.
Dopo l'Alaska di Un Cuore nella Bufera,
un'altra commedia romantica ambientata
durante le feste natalizie negli USA, per la
precisione a Hope Wyoming, cittadina dove il
tempo sembra essersi fermato: settecento
anime in tutto, senza contare i cani, i
cavalli e neppure i lupi.
Ciao Viviana Ben tornata sono felice di
ospitarti nuovamente su blog
1) La scorsa volta, protagonista
dell'intervista era stato il tuo primo
Romanzo "Bang Bang tutta colpa di un gatto
rosso" puoi dirci cosa è cambiato da allora
dal punto di vista professionale?
Bang Bang, tutta colpa di un gatto rosso
è
stato sia il mio primo romanzo pubblicato
che l’inizio della mia collaborazione con
EmmaBooks, una casa editrice che ha subito
creduto in me e in cui mi rispecchio
pienamente. Dopo Bang Bang ho
pubblicato con Emma due novelle (Un Cuore
nella Bufera e First Impressions,
ospitata all’internodella antologia
austeniana Amore Orgoglio e Pregiudizio)
e due romanzi, Alta Marea a Cape Love
e quest’ultimo, Tutta colpa del vento.
Dopo Bang Bang, che era piaciuto
molto ed era stato un successo in termini di
vendite digitali, mi sono ritrovata
all’improvviso ad avere delle lettrici
affezionate, che acquistano i miei romanzi a
scatola chiusa e concludono le loro
recensioni su aNobii o Amazon chiedendomi
quando uscirà il prossimo. Ecco cosa è
cambiato: ho delle magnifiche lettrici,
scrivo per loro, non solo per me stessa. Ciò
mi riempie di gioia, naturalmente, ma anche
mi preoccupa perché temo di poterle
deludere.
2) Da cosa ti sei lasciata ispirare per
scrivere "Tutta colpa del vento"?
Già da qualche tempo avevo due idee in
testa. Quella di una giovane donna che
desidera avere un figlio ma che non vuole
avere un compagno o un marito, e quella di
un uomo solitario e rude, refrattario
all’amore e alla famiglia. Chi, meglio di un
cowboy, poteva incarnare un tale uomo? Così
ho preso questi due personaggi e li ho fatti
incontrare a Natale tra le montagne innevate
del Wyoming, lei italiana, lui americano.
Entrambi non cercano l’ amore, ma finiranno,
naturalmente, per innamorarsi.
3) Cos'è che differenzia il tuo libro da
tutti gli altri che fanno parte dello stesso
genere?
Ma…Non che io legga tutto quanto le mie
colleghe scrivono, non so fare dei gran
paragoni. In genere, i miei romanzi sono
commedie romantiche caratterizzate da molta
ironia, dialoghi fitti e brillanti (almeno
ci tento), citazioni cinematografiche e
letterarie di film e libri che piacciono a
me. C’è erotismo e anche sesso, abbastanza
hot, ma sempre trattato alla mia maniera,
con ironia. Ci sono luoghi che ho amato,
soprattutto degli Stati Uniti, e piccoli
episodi che ho vissuto personalmente o
personaggi buffi che ho incontrato. Insomma,
pur non essendo autobiografici, i miei
romanzi in parte mi raccontano. Ma forse,
più di ogni altra cosa, è la mia cifra a
caratterizzarli, che è leggera, anche quando
affronto temi importanti come il desiderio
di maternità, che è proprio il punto di
partenza da cui si dipana la storia di
Tutta colpa del vento.
4) Qual è il personaggio che hai amato
caratterizzare di più e quale, invece,
quello più ostico?
Il più amato è senz’altro Mitch, l’eroe, il
cowboy dagli occhi verdi. Vorrei conoscerlo
io un uomo come lui! Mitch Sandford, cowboy
moderno, solitario e rude, ma anche generoso
e giusto, con un passato piuttosto
tormentato. Che poi sia anche un tipo molto
hot e che abbia due occhi verdi da
perdercisi dentro, non guasta, no? In questo
romanzo, rispetto ai precedenti, ho dedicato
più spazio al protagonista maschile per il
semplice fatto che ho usato la narrazione in
terza persona, e non in prima persona. L’ho
fatto di proposito, proprio per dar più
spessore all’eroe. Il personaggio più
ostico? Maggie, la protagonista femminile.
Spesso trovo che le protagoniste dei romance
siano poco simpatiche, troppo volubili o
eccessivamente testarde, se non a volte
addirittura petulanti o animate da
motivazioni poco credibili. Dato che anche
le mie eroine rischiano di cadere in queste
trappole, cerco di prestare molta attenzione
alla loro caratterizzazione e, lo dico
onestamente, non è facile.
5) Se potessi correggere qualcosa di questa
storia, cosa cambieresti? sei soddisfatta di
quello che hai creato?
Quando termino un romanzo mi vengono in
mente mille altre situazioni o differenti
snodi per la trama. E se dovessi mettermi a
rileggerlo, consumerei un’intera matita
rossa e blu, come una professoressa
severissima. Per questo cerco di non
pensarci più e di concentrarmi sul prossimo
lavoro. In ogni caso, tieni presente che
dopo averlo revisionato io deve passare al
vaglio della mia editor, che non smetterò
mai di ringraziare per il lavoro prezioso
che svolge. In genere sono molto critica nei
confronti di me stessa, ma se leggo i
commenti che fino a questo momento Tutta
colpa del vento ha ricevuto non posso
nascondere di essere molto soddisfatta.
Quindi, forse, andava proprio bene così.
6)
Continua la collaborazione con Emma books,
deduco che sei soddisfatta dello spazio e
dalle attenzioni che stai ricevendo
Sì molto, sono fiera di essere una Emma e mi
sento una Emma dalla testa ai piedi.
Certo non mi dispiacerebbe poter pubblicare
anche su carta, lo ammetto. Non solo perché
mi darebbe un brivido di gioia vedere
esposto un mio romanzo sugli scaffali di una
libreria, ma anche perché i lettori che
comprano in libreria o negli store della
grande distribuzione sono molto più numerosi
di quelli che acquistano in digitale (che,
comunque, stanno crescendo). E poi, vuoi
mettere i tempi? Nel caso di Tutta colpa
del vento EmmaBooks ci ha messo solo una
decina di giorni per editare e mettere on
line il romanzo! Su carta sarebbe uscito per
il Natale 2014! Qualunque cosa mi riservi il
futuro, sono certa che la mia agente Maria
Paola Romeo ed EmmaBooks si prenderanno cura
di me al meglio e che sapranno guidare il
mio passaggio dal digitale al cartaceo
quando e se se ne presenterà la giusta
occasione.
7)
A chi consigli "Tutta colpa del vento"?
A tutte le lettrici che amano le commedie
romantiche e che non smettono mai di
sognare. E, naturalmente, a quelle che, come
me, adorano i cowboy!
Se dovessi scegliere un romance che mi
rappresenti al 100% sceglierei Tutta colpa
del vento. E' il mio romance, è il mio tipo
di eroe ed è la mia eroina. Viviana, tu mi
ha fatto un regalo che custodirò forever, e
anche se questo romanzo non l'hai scritto
per me è come se fosse stato costruito scena
su scena secondo i miei desideri.
Mira Phora, da
Miraphorando